Volendo riscattare il genere umano traviato dal peccato dei nostri progenitori, il Signore Gesù ha versato fino alla sua ultima goccia il Sangue sulla Croce. E, se fosse stato necessario, avrebbe fatto questo supremo sacrificio per salvare individualmente ognuno di noi.
Da questo olocausto è nata la Santa Chiesa, eretta da Nostro Signore per restaurare e perfezionare lo stato di grazia perduto dall’uomo a causa del peccato dei nostri progenitori. Società perfetta e visibile, essa purifica le anime con il Battesimo, gli amministra i Sacramenti e la fa partecipare alla vita divina, in vista della beatitudine eterna.
Di fronte a una così insondabile manifestazione di benevolenza, è impossibile non sentirci amati da Dio nonostante le nostre miserie. Anche dopo essere rotolati abbondantemente nel fango del peccato, possiamo contare sugli infiniti meriti ottenuti dal Sacratissimo Cuore di Gesù durante la sua Passione, poiché in virtù di quella luce primordiale posta da Lui nella nostra anima, riflesso delle sue perfezioni, tutto farà per riscattarci.
Anche le nostre miserie offrono al Cuore di Gesù l’opportunità di manifestare la sua infinita bontà e il suo incommensurabile desiderio di perdonare, ridondando tutto in maggior gloria per Dio.
Dobbiamo, dunque, riempirci di fiducia e allontanare la pur minima incertezza per quanto riguarda l’amore del Creatore verso di noi. Abbiamo bisogno, soprattutto, di avere un desiderio ardente di metterci totalmente nelle mani della Divina Provvidenza, senza mai pensare di ottenere qualsiasi beneficio personale slegato dalla gloria dell’Altissimo, poiché qualsiasi bene che possiamo escogitare per noi non sarà nulla in relazione a quella partecipazione alle perfezioni divine che Egli ci ha riservato da sempre.
Così, quando chiuderemo gli occhi a questo tempo e nasceremo per l’eternità, avremo una gloria essenziale e accidentale inimmaginabile, partecipazione alla stessa gloria di Dio. Perché? Perché, come insegna Sant’Agostino, quando Dio ci ricompensa, Egli corona i suoi doni.
Consapevoli di questa meraviglia, confidiamo in questo Sacratissimo Cuore che ci ha amato fino alla fine, e tanto più Si china sulle creature quanto più esse necessitano di perdono.
Il Cuore Immacolato di Maria
Indispensabile completamento di queste considerazioni, è un riferimento a Colei il cui Cuore Immacolato – usando le parole di San Giovanni Eudes – è a tal punto unito a quello del suo Divino Figlio che entrambi ne formano uno solo: il Sacro Cuore di Gesù e Maria.
Come Nostro Signore ha considerato tutti gli uomini nell’Orto degli Ulivi, così la Madre della Chiesa deve aver intravisto in quell’istante tutti quelli che avrebbero fatto parte del Corpo Mistico di Cristo.
La grandezza del Cuore Immacolato di Maria è un mistero che la nostra intelligenza non afferra. Senza dubbio, Ella ha pregato sul Calvario per tutti. Oggi, Ella segue dal Cielo le difficoltà e le gioie di ognuno dei suoi figli, disposta ad esaudirci con indicibile affetto, tenerezza e benevolenza.
Fonte: Giornalino Madonna di Fatima - settembre 2021
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