Gesù «vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi l’accetterà, prometto la salvezza e queste anime saranno amate da Dio, come fiori posti da Me per adornare il Suo trono», ha annunciato la Santissima Vergine a Fatima. Questa devozione è stata così decisiva e importante che Nostro Signore stesso ne ha fatto una condizione per salvare la società neopagana dalla terribile crisi che la sta portando al suicidio. Solo quando la Madonna sarà amata e venerata, con tutto il fervore e l’affetto a Lei dovuti, vedremo instaurata la pace di Cristo nel mondo e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Anche le profezie di Fatima, come conseguenza di questa promessa, sono una sfida audace, perché, di fronte a un mondo in estremo disordine, esigono dai fedeli la certezza che la vera devozione a Maria, così come è stata propugnata da San Luigi Maria Grignion de Montfort e da innumerevoli altri Santi e Pontefici, trafiggerà, con la forza di una lancia indistruttibile, il guscio maledetto di peccato e infedeltà che sembra tiranneggiare irrimediabilmente gli spiriti, infliggendo al male la sconfitta più clamorosa e infame.
Durante l’ultima apparizione, nell’ottobre 1917, accanto alla Madonna vestita di bianco, un’altra figura brillò davanti ai pastorelli: il glorioso Patriarca della Chiesa, San Giuseppe, che, tenendo in braccio il Bambino Gesù, benedisse la moltitudine, insieme a Lui, tre volte.
Il Santo Patriarca fu per la sua Sposa un autentico schiavo d’amore. San Giuseppe analizzò meticolosamente i doni e le virtù di Maria; cercò con impegno di imitarLa nella sua dedizione a Gesù Cristo; non lasciò mai passare un solo gesto o una sola parola senza dedicarle tutta la sua ammirazione; beneficiò come nessun altro delle preghiere e degli esempi della più santa tra le semplici creature. Come sarebbe possibile, allora, stabilire la devozione al Cuore Immacolato di Maria, senza conoscere e imitare il più perfetto discepolo della Madonna?
Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà
Lo Sposo Immacolato della Vergine è legato a Lei da un vincolo di carità indissolubile, che lo rende l’alter ego di Maria non solo in questo mondo, ma anche, e in modo incomparabilmente più eccelso, per tutta l’eternità. La richiesta di Gesù che i suoi discepoli fossero uno come Lui lo è in relazione al Padre (cfr. Gv 17,21), trovò una risposta sublime nell’unione spirituale e purissima di questa Santa Coppia. In virtù di questo legame, Maria non fece nulla senza il suo Sposo. E se, nell’ordine della grazia, è tesoriera e distributrice dei doni divini, non li amministra mai senza la stretta collaborazione del Patriarca, al quale la Trinità stessa ha affidato la cura di lei e di suo Figlio.
San Giuseppe sia per tutti, e specialmente per i membri benefattori dell’Associazione Madonna di Fatima, il padre perfetto, il mediatore potentissimo, il maestro più saggio, il difensore instancabile, il modello di schiavitù a Gesù nelle mani di Maria, l’amico sempre fedele. E quando la devozione a lui avrà raggiunto il grado di consistenza e di fervore che solo la Provvidenza conosce nella sua esatta misura, si opereranno le meraviglie della grazia e assisteremo alla grande svolta della Storia. Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà (cfr. Gen 41, 55); egli vi condurrà, superando a testa alta e vittoriosamente persecuzioni e battaglie, al Regno di Maria, al Regno dei Cieli.
Fonte: Giornalino Madonna di Fatima - marzo 2021
Comments